Work up della diagnostica immuno-allergologica (basato sui criteri logici e delle prove)

La cute, le vie aeree, l’orecchio, l’apparato gastroenterico e genitourinario possono essere raggiunti per contiguità oltre che dai patogeni anche dagli epitopi antigenici. In queste sedi possiamo pertanto identificare le malattie a etiopatogenesi immunitaria come conseguenza difensiva o indotta a molecole erroneamente ritenute patogenetiche. In quest’ultima condizione la risposta IgE è prevalente. Gli organi interni possono essere aggrediti per “molecular mimicry”.

Paziente con sospetta malattia a etiopatogenesi immunitaria

Visita immuno-dermato-allergologica

             Storia clinica         Obiettività         Questionario per atopia

Se si conferma la malattia allergica (immuno mediata)

Valutazione dei parametri obiettivi:

  1. Prove allergometriche in temporale successione: con gli antigeni che possono essere posti anamnesticamente in relazione causale con la sintomatologia:
  2. a) prick test (diagnostici commerciali consapevoli che spesso inducono falsi negativi; [1]
  3. b) prick by prik (alimenti freschi);
  4. intradermoreazione (test più sensibile del prick Test); [2]
  5. d) test di provocazione su organo bersaglio (local allergic reaction); [3]
  6. patch e atopy patch test.
  7. Spirometria
  8. Spirometria nasale
  9. Clearance mucociliare
  10. Valutazione del pH, esami colturali e citologici.
  11. Test di permeabilità intestinale
  12. Esami ematochimici

Emocromo, TSH-r, Ab anti TPO, Ab anti TGB. Vitamina D, Vit. B12, folati, omocisteina. ANA, RA test, C3 e C4. IgA anti transglutaminasi (tTGA). DNA HLA-DQ2 e DQ8 (genotipi predisponenti al morbo celiaco). FSH, LH, 17-β-estradiolo, testosterone totale e libero, prolattina e paratormone.

Calprotectina, sangue occulto e parassiti nelle feci (1 campione).

Note

Non si consiglia la determinazione di routine delle IgE totali e specifiche perché è noto dal secolo scorso che: a) spesso le IgE specifiche determinanti la malattia sono quelle presenti nell’organo bersaglio e nel derma e non quelle del sangue, b) è possibile la non concordanza fra test cutanei e test in vitro (Trattato Italiano di allergologia. Zanussi C. Selecta Medica 2002, vol. 1, pag.410).

[1] “I nostri dati dimostrano chiaramente che gli estratti allergenici fabbricati da diverse società attualmente disponibili per i test allergologici sono così eterogenei che alcuni di loro sono incapaci di mostrare una risposta positiva in alcuni pazienti “. Istituto Superiore della Sanità Italiano: Brunetto B, Tinghino R, Braschi MC. Allergy 2010; 65(2):184-90.”

[2] “Il test intradermico è più sensibile del prick test e permette di testare antigeni di bassa potenza o allergeni risultati negativi al prick test” (Trattato Italiano di allergologia (Zanussi C. Selecta Medica 2002, vol. 2, pag. 855 e 409).

[3] Jang TY, Kim YH. Nasal provocation test is useful for discriminating allergic, nonallergic, and local allergic rhinitis. Am J Rhinol Allergy. 2015; 29(4): 100-4