Igiene nell’attività motoria

L’igiene ha come obiettivo la tutela e la promozione della salute dell’uomo sano (non malato).

Attività sportiva e non vigoressia che spesso oggi significa anche Indoor generation, Tecnnostress, anoressia.

Ovvero quelli che:

  1. passano più del 90 % del proprio tempo in spazi chiusi, senza nemmeno accorgersene;
  2. Quelli che hanno istallato la luce artificiale per provare ad imitare quella del sole;
  3. Quelli che passano più di otto ore davanti ai vari dispositivi elettronici;
  4. Quelli che la corsa, la palestra, la piscina la bicicletta e poi ancora la corsa, la palestra, la piscina, la bicicletta;
  5. Quelli che senza, senza burro, senza lievito, senza.

L’attività motoria si ritiene possa essere necessaria per poter vivere in uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale.

L’igiene quotidiana nello sport si diversifica da quella di base perché deve far fronte a quelle condizioni che si creano nel praticare le diverse attività sportive: sudore, contatto con l’abbigliamento tecnico, iperventilazione.

Nello sport L’igiene quotidiana deve considerare anche l’ambiente: piscine, palestre, alte e basse temperature, in pianura o in alta quota.

L’igiene quotidiana nello sport (esercizio competitivo) deve considerare l’alimentazione prima, durante e dopo l’attività motoria.

Nell’attività motoria si devono considerare anche gli ambiti del benessere: fisico, psicologico, sociale, ambientale rapportati al soggetto ”atleta”.

Gli esercizi fisici possono essere classificati in:

  • dinamici in aerobiosi per aumentare la resistenza agli sforzi, per migliorare l’attività polmonare e cardiaca;
  • di intensità limitata per aumentare la flessibilità e migliorare la qualità e quantità della massa muscolare
  • di rilassamento
  • terapeutici per recuperare la funzione normale di una parte del corpo danneggiato per malattia o lesioni.

Consigli pratici

Il sapone

Tassativamente a pH 5,5, oleoso.

Shampoo

delicato per lavaggi frequenti.

Calzature

specifiche di qualità.

Abbigliamento

tecnico con fibre chimiche (tecnofibre), prodotte attraverso l’uso della chimica:

  • artificiali se prodotte da polimeri organici di origine naturale (cellulosa ecc.): Rayon, Modal, Cupro, Acetato, Triacetato, Lyocell, Gomma o caucciù, Viscosa (seta artificiale).
  • sintetiche se prodotte da polimeri di sintesi (cioè a differenza delle fibre artificiali il polimero di partenza non esiste già in natura ma è sintetizzato dall’uomo),
  • Inorganiche se prodotte da minerali o sostanze inorganiche, cioè senza carbonio.

 

LYCRA® (SE): marchio e nome proprio della fibra sintetica poliuretanica.

In USA e Australia è nota con il nome di Spandex o Elastam (non tutti gli Elastam sono però LYCRA).

Oggi elastam o elastan o elastane) è usato semplicemente come nome generico di tutte le fibre sintetiche elastiche.

Attenzione il contatto con abbigliamento contenente Spandex (Lycra) può causare allergie: eruzioni cutanee, arrossamenti, prurito e orticaria.

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