Rinite ostruttiva intermittente allergica e morso profondo prevenzione e terapia.

Le malocclusioni sono di due tipi:

1) quelle prodotte dalle anomalie di posizione e dello sviluppo dei denti;

2) quelle di maggior rilievo clinico (interdisciplinari), dovute alla crescita disarmonica del mascellare e del mandibolare, ovvero dovute a una cattiva relazione di combaciamento fra l’arcata dentaria superiore e quella inferiore.

Le direzioni di crescita delle due arcate sono certamente influenzate da caratteristiche genetiche, ma anche da tutti i fattori ambientali in grado di alterare i rapporti ottimali di crescita.

Il differente sviluppo delle due arcate altera il profilo del volto che si classifica convenzionalmente in tre classi:

1) la classe I esprime la normale sovrapposizione delle arcate che si presentano con un profilo armonico e coincidente;

2) la classe II esprime la protrusione in avanti dell’arcata superiore (palato ogivale);

3) la classe III esprime la protrusione dell’arcata inferiore.

Talvolta questa condizione è definita “morso aperto e profondo” che indica il distacco in senso orizzontale delle due arcate (aperto) e la sovrapposizione (profondo). Tale abitudine non dentistica può generare confusione in quanto

il morso aperto (open bite) non è una caratteristica della classe II, essendo una malocclusione prodotta dall’anomalia di posizione e/o dello sviluppo dei denti. Nel morso aperto le arcate sono allineate e manca la protrusione dell’arcata superiore inoltre il morso aperto ha una significativa risoluzione spontanea. [i]

Perché la rinopatia occlusiva persistente determina la disarmonia scheletrica facciale di classe II?

Nell’eziopatogenesi della classe II era stato inizialmente ipotizzato che il mascellare tende a crescere più velocemente della mandibola, quest’ultima appare più corta, arretrata e ruotata all’indietro. L’allergia, la respirazione buccale, la roncopatia sono stati segnalati per il loro effetto negativo sullo sviluppo della dentizione. [ii], [iii]

Recentemente la relazione respirazione nasale e disarmonia mascellare mandibolare di tipo II è stata nuovamente segnalata. [iv]  Anche la relazione fra la patologia nasofaringea che induce la respirazione buccale che a sua volta produce anche alterazioni posturali. [v]

Da oltre 30 anni è noto che nella quasi totalità dei pazienti allergici si crea una disarmonia scheletrica tale che è possibile raggrupparli tutti in classe II. [vi], [vii], [viii]

In questi soggetti i denti incisivi dell’arcata superiore coprono buona parte degli incisivi inferiori (morso profondo o deep bite). È pertanto ragionevole pensare che in questi pazienti affetti anche da rinopatia intermittente, il naso chiuso possa indurre una persistente respirazione buccale, che a sua volta determina una persistente trazione mandibolare e che a sua volta ancora determina l’ogivalizzazione del palato. Il palato ogivalizzandosi porta gli incisivi superiori a superare e a coprire quelli inferiori (la protrusione mascellare).

Prevenzione della malocclusione mascellare mandibolare

La diagnosi e la terapia precoce (in prima infanzia) della rinopatia occlusiva intermittente allergica può impedire o attenuare il realizzarsi della malocclusione mascellare mandibolare.

Terapia della malocclusione mascellare mandibolare

Non essendo possibile le remissione spontanea [ix] è opportuno agire contemporaneamente su due fronti:

sull’allergia, per interrompere la causa che ha generato l’occlusione;

sulla malocclusione, per trattare e correggere l’anomalia che ha alterato la funzione masticatoria e ha determinato il profilo estetico di classe II.

Terapia allergologica

Un trattamento quotidiano della mucosa nasale in grado d’interagire favorevolmente sulla clearance mucociliare, ovvero di ridurre il tempo di transito degli aeroallergeni e così ridurre quantitativamente la fuoriuscita delle glicoproteine allergeniche sulla mucosa nasale (Atomix soluzione salina pH6 ™);[x]

  1. Il controllo farmacologico dei sintomi ma solo al bisogno in modo che il consumo dei farmaci possa rappresentare un parametro di valutazione della gravità della malattia.
  2. il diario giornaliero dei sintomi per dare particolare importanza a quelle manifestazioni indotte dagli allergeni in grado di provocare una flogosi minima persistente (acari). Tale condizione è troppo spesso sottostimata e misconosciuta.
  3. evitare il contatto con l’allergene quando è possibile;
  4. l’immunoterapia specifica iposensibilizzante, l’unica terapia che consente di cambiare favorevolmente la storia naturale della malattia allergica.

Ortodonzia

In generale si applica:

  1. la terapia ortodontica per agire sullo spostamento e allineamento dei denti;
  2. la terapia ortopedica funzionale per agire sulla modulazione di crescita delle strutture scheletriche mascellari – mandibolari.

Nella seconda infanzia (dai 6 ai 12 anni di età) essendo il problema del morso profondo più scheletrico che dentale, i bambini sono spesso indirizzati ad un trattamento ortopedico funzionale potenzialmente in grado d’intercettare il disarmonico sviluppo delle strutture scheletriche e così favorire la crescita proporzionale delle due arcate dentarie.

Dopo i 12 – 13 anni  (periodo post puberale) non può essere effettuata nessuna modulazione di crescita ossea poiché l’accrescimento scheletrico mandibolo mascellare si è arrestato. Quando la disarmonia scheletrica è veramente importante si può procedere con la chirurgia ortognatica (maxillo-facciale) che è in grado di modificare la posizione ossea attraverso osteotomie, è comunque possibile in questi casi effettuare le terapie ortodontiche finalizzate a migliorare l’allineamento dei denti e a migliorare l’estetica facciale.

 

Bibliografia

[i] Lillemor Dimberg, Bertil Lennartsson, Björn Söderfeldt et al. Malocclusions in children at 3 and 7 years of age: a longitudinal study. European Journal of Orthodontics  2013;35:131–137.

[ii] Zicari A M et al. Oral breathing and dental malocclusions . European Journal of Paediatric Dentistry 2009;2:59–63.

[iii] Góis E G O et al. Influence of nonnutritive sucking habits, breathing pattern and adenoid size on development of malocclusion. Angle Orthodontist 2008;4:647–654.

[iv] Rodrigues MM, Passeri LA, Monnazzi MS et al. Evaluation of Nasal Obstruction in Various Sagittal Skeletal Deformity of Jaws. J Craniofac Surg. 2015 Jul 2. [Epub ahead of print].

[v] Okuro RT, Morcillo AM, Sakano E et al. Exercise capacity, respiratory mechanics and posture in mouth breathers. Braz J Otorhinolaryngol 2011;77:656-62.

[vi] Sassouni V, Friday GA, Shnorhokian H et al. The influence of perennial allergic rhinitis on facial type and a pilot study of the effect of allergy management on facial growth patterns. Ann Allergy. 1985;54(6):493-7.

[vii] Luzzi V, Ierardo G, Viscogliosi A et al. Allergic rhinitis as a possible risk factor for malocclusion: a case-control study in children. Int J Paediatr Dent. 2013;23(4):274-8.

[viii] Hannuksela A, Väänänen A. Predisposing factors for malocclusion in 7-year-old children with special reference to atopic diseases. Am J Orthod Dentofacial Orthop. 1987;92(4):299-303.

[ix] Antonini A , Marinelli A , Baroni G et al. Class II malocclusion with maxillary protrusion from the deciduous through the mixed dentition: a longitudinal study. Angle Orthodontist 2005;75:980–98.

[x] Di Berardino F, Zanetti D, D’Amato G. Nasal rinsing with an atomized spray improves mucociliary clearance and clinical symptoms during peak grass pollen season. Am J Rhinol Allergy 2017: 3 (1); 40-43.