Capelli e lesioni del cuoio capelluto

Una breve introduzione sulla fisiopatologia dei capelli e un breve accenno alle malattie che coinvolgono il cuoio capelluto. Come sempre non è possibile sostituire la consulenza medica o peggio tentare l’autodiagnosi, ma è possibile ampliare quelle conoscenze che aiutano il paziente a una maggiore consapevolezza di malattia.

 

I capelli

 

La quantità dei follicoli piliferi sul cuoio capelluto è geneticamente determinata (circa 150/cm²), la lanugine si forma sin dal quarto mese di vita fetale. Distinguiamo 3 tipi di impianti cutanei: lissotrichi (spessi e diritti), ulotrichi (sottili ad impianto ellittico), cimotrichi (ad onda). Lo spessore di un capello varia, in base alle diverse appartenenze etniche, da 0,06 a 0,1 mm.

I capelli sono costituiti da proteine solide: cheratina (65 – 95%), melanina e da acqua, lipidi, pigmenti e oligoelementi (ferro,rame, zinco e magnesio).

La cheratina è composta prevalentemente da lisina e cistina.

La melanina determina il colore dei capelli: l’eumelanina produce il colore scuro, la feomelanina quello chiaro.

Il capello cresce a una velocità di circa 0,3 mm al giorno con un ciclo di crescita della durata di 2-8 anni, alla fine del quale cade per essere sostituito.

Il ciclo è costituito da tre fasi che si succedono:

Anagen è la fase di accrescimento (> 80%dei capelli) persiste per diversi anni;

catagen è la fase involutiva che dura alcune settimane;

telogen è la fase terminale (< 20% dei capelli), dura alcuni mesi. In questa fase esercitando una modesta trazione (non dolorosa) dei capelli alcuni cadono (teloptosi = distacco del fusto dal follicolo).

Lesioni del cuoio capelluto

Congenite 

Aplasia cutis

È un’assenza di cute (0,5 – 8 cm) con bordi ben delimitati e non infiammati. Rare, ma possibili alcune malformazioni associate, consiglia: visita oculistica, eco cerebrale e consulenza genetica.

 Alopecia triangularis

In regione temporale si evidenzia un’area triangolare senza capelli (la base è in basso). Tale condizione persistente per tutta la vita e non ha bisogno di accertamenti.

 Hair collar sign

Ipertricosi su piccola chiazza circolare scura o eritematosa, si consiglia attento monitoraggio dello sviluppo neurologico.

Nevi melanocitici

Lesioni rotondeggianti, marroni con superficie variabile (piana papulare, rugosa, verrucosa). Nel neonato si scuriscono e si ricoprono di peli con il passare dell’età. Talvolta appaiono di colore disomogeneo, con aree centrali più intensamente pigmentate e bordi irregolari. Possono comparire nel contesto del nevo formazioni nodulari che solitamente rappresentano una “neurotizzazione” focale benigna del nevo.

Nella norma se piccoli, se più grandi di 10 cm (giganti) è necessario una RMN per escludere la melanosi neuro cutanea. Utile il monitoraggio e l’asportazione chirurgica in caso si dovessero presentare i segni dall’atipia.

Possono talvolta regredire con una chiazza bianca (nevo di Sutton) e/o presentare un ciuffo di capelli bianchi (piebaldismo), talvolta questa caratteristica è visibile fin dalla nascita e può coinvolgere ciglia e sopracciglia.

Nevo sebaceo di Jadassohn

Tumore spesso congenito del cuoio capelluto o del volto, si manifesta come una chiazza alopecica rosea leggermente rilevata, alla pubertà diviene mammellonata o verrucosa. Si consiglia profilassi chirurgica per prevenzione la possibile, ma rara evoluzione a basalioma.

Malformazioni vascolari

Chiazze rosse della regione cervicale e/o occipitale. Persistenti, non evolutivi, non richiedono accertamenti e terapie.

Emangiomi

Appaiono nella prima settimana, generalmente aumentano di volume fino al sesto-ottavo mese e poi spesso vanno in regressione spontanea.

Nevo flammeo nucale, nevo vinoso, emangioma piatto

È una malformazione vascolare congenita, isolata se multiplo spesso si associa ad alterazioni ungueali e a familiarità per vitiligine. Si consiglia screening per celiachia e controllo della funzionalità tiroidea.

Del lattante

Alopecia occipitale fisiologica

Chiazza glabra in regione occipitale. Attenzione non esiste nessuna relazione con la frequente posizione supina (a pancia in su) oggi spesso consigliata per la prevenzione della SIDS.

Crosta lattea

Eczema eritematoso secco, poco pruriginoso e desquamante su cuoio capelluto, retro auricolare e sul volto. Si risolve in alcuni mesi, terapia sintomatica al bisogno.

Del bambino

Pediculosi


Il pediculus capitis è il pidocchio infestante le ciglia (sede preferenziale) e i capelli. Il pediculus pubis è di riscontro occasionale. Piccole croste da grattamento, talvolta macule cerulee al dorso, inguine e glutei (spesso misconosciute). Si consiglia la rimozione fisica del pidocchio e delle sue lendini più trattamenti topici, questi ultimi per tutti i conviventi.

Tinea capitis

Chiazze singole o multiple, eritematose, rotondeggianti e desquamanti, all’interno sono presenti alcuni capelli spezzati. Il microsporum canis è il micete paogeno più frequente. L’esame microscopico e/o colturale sono spesso necessari per la diagnosi. Talvolta l’infezione è molto intensa e la tinea assume un particolare aspetto infiammatorio denominato kerion, che spesso esita in una zona cicatriziale. Si consiglia idonea terapia per via orale.

Verruche volgari


Si consiglia per evitare di auto contagiarsi in sedi diverse e/o di contagiare gli altri, la rimozione immediata mediante diatermocoagulazione.

Istiocitosi x cronica localizzata o granuloma eosinofilo dell’osso

Si manifesta dopo i 2 anni e negli adulti, abitualmente con un’unica lesione osteolitica a limiti netti (volta cranica, costole, rachide, bacino, scapole e le ossa lunghe). Anche se raramente sono possibili le lesioni cutaneo mucose: noduli o placche infiltrate al cavo orale e perianale, talora ulcerate.

 

Dell’adolescente

Impetigine

È un’infezione batterica contagiosa si manifesta prevalentemente in estate con chiazze di eczema sormontate da croste gialle. Si consiglia terapia antibiotica topica e quando necessaria, per via orale.


Pseudotinea amiantacea

Chiazze desquamanti biancastre, i capelli cadono assieme alle croste e poi ricrescono senza problema. Si consiglia terapia topica cheratolitica.


Psoriasi croste

Chiazze bianche su base eritematosa spesso si estendono anche alle palpebre, ai glutei e in regione perineale. Si consiglia terapia sintomatica.

Perdita

Caduta dei capelli (diradamento), alterazione del ciclo di rinnovamento dei capelli.

 

Effluvium o Defluvium?

 

 

caduta

tricodinia

stress

ricrescita

Effluvium telogen

rapida massiva diffusa

no

si

si

Effluvium anagen

Rapida diffusa/localizzata

si

si

si

 

 

 

 

 

Defluvium telogen

Lenta modesta

no

no

no

Defluvium anagen

Lenta modesta

no

no

no

 

Effluvium (caduta di 100/1000 capelli/die)

Evento diffuso, transitorio, comune, immediato e impressionante spesso fonte di ansia e disperazione, ma generalmente benigno, autolimitato, reversibile.

 

Telogen effluvium o “cambio di muta”, caduta in telogen

alcuni mesi dopo un episodio emotivamente importante, dopo alcuni mesi si determina l’arresto della caduta e si osserva la crescita spontanea.

 

Anagen effluvium: pochi giorni dopo un grave evento stressante,

Alopecia areata


È caratterizzata da una chiazza senza capelli, insorta da pochi mesi, rotonda o ovalare con margini ben delimitati e circondata da uno scalpo sano.

Diagnosi differenziale

Trichotillomania

Sifilide secondaria: sono presenti altre aree sparse e meno evidenti, l’esecuzione della VDRL è sufficiente per ottenere la conferma della diagnosi.

Tinea capitis la chiazza è in rilievo per la presenza di edema.

Pseudoarea di Brocq con atrofia, punti neri e alopecia definitiva.

Alopecia totale e universale

Se si estende a tutto il cuoio capelluto è detta alopecia totale e quando coinvolge gli altri distretti piliferi è detta universale.

 

Defluvium caduta modesta ma definitiva

Area superiore del cuoio capelluto. si osserva l’involuzione del pelo verso il pelo vellus e la perdita progressiva per sclerosi atrofica del follicolo.

 

Telogen o in pratica defluvium androgenetico (da colesterolo a testosterone a androgeni).

pull e trico test normali, molti dei caduti sono corti, sottili e con bulbi ridotti e alloggiati più superficialmente nel derma (involuzione definitiva).

Alopecia androgenetica

La crescita del capello avviene durante la fase di sviluppo anagen, perché è sotto il controllo ormonale, siano essi androgeni o glucocorticoidi o tiroidei.

Nell’uomo il precursore principale del DHT è il testosterone nella donna è l’androstenedione. Nell’uomo T-5-a-riduttasi – DHT, nella donna T (50 % ovaie e surreni resto da precursori) 17 beta-olo-deidrogenasi – DHT.

 

Anagen defluvium: distruzione progressiva del follicolo come conseguenza di vari processi patologici: il lupus eritematoso discoide, il lichen alopecizzante, la follicolite decalvante, la pseudoarea di Brocq.

 

Possibile la sovrapposizione dell’effluvium e del defluvium androgenetico.

Nel caso di alopecia è sempre opportuna la visita dermatologica per ottenere la diagnosi e quindi i suggerimenti terapeutici più adeguati.

 

Follicolite decalvante

È un’alopecia cicatriziale caratterizzata da iniziale follicolite (arrossamento, gonfiore e pustole intorno al follicolo pilifero). Più frequente negli adolescenti e adulti di entrambi i sessi, raro il coinvolgimento di altre sedi. Eziopatogenesi sconosciuta anche se spesso è possibile isolare lo Staphylococcus aureus.

Tipica la presenza dei cosiddetti “Tufted hairs” (gruppi di peli che emergono da una singola apertura follicolare). Utile l’esecuzione del tampone batterico (bacterial swap) e l’eventuale biopsia se si sospetta il lipogranuloma.

 

Tricodinia

Dolore, formicolio del cuoio capelluto (allodinia) indotta dall’ipersensibilità nocicettiva

dovuta ad un processo infiammatorio conseguente a:

  • tensioni psicofisiche;
  • alterazioni delle ghiandole sebacee (dermatite seborroica, acne);
  • capelli costretti in posizioni innaturali (necessità ludiche e/o professionali, casco);
  • autoimmunità.

 

Tricotillomania


Chiazza alopecica dovuta al continuo “toccarsi”. La caduta non è un diradamente diffuso ma segue pattern e forme particolari. Si consiglia di evitare il gesto e per favorire la guarigione, il taglio corto dei capelli.

 

Istiocitosi non x

Xantogranuloma giovanile (ma anche in età adulta)

Nodulo (lesione papulonodosa) molle, bruno o giallo arancione sul cuoio capelluto, viso, tronco e radice degli arti. Micro nodulare, se < di 5 mm o macro nodulare se >. Raro interessamento di altri organi (visita oculistica).

Lesioni di solito solitarie, asintomatiche a involuzione spontanea. Utile la valutazione dermatoscopica caratterizzata da: background giallo-arancio (sole al tramonto) con clouds all’interno (aree + pallide) + vasi lineari o ramificati + eritema.

 

Cisti trichilemmale o pilare (volgarmente porro)

Nodulo (spesso multiplo) liscio, teso, emisferico (1-5 cm: grande quanto un pisello-uovo di consistenza molle, non aderente alla cute sovrastante che appare rosea e glabra. Contiene sebo cremoso nauseabondo e pertanto spesso erroneamente definito “cisti sebacea”. È Più frequente nelle donne.

 

Cilindroma (tumore sudorale)

Lesioni multiple liscie, glabre (senza peli) con teleangectasie (piccole vascolarizzazioni), mobili con cute normale sovrastante. Il cuoio capelluto appare mammellonato.

 

 

Data pubblicazione:   07/03/17

Data di modifica:  19/02/18

Creato da:  Dott. Luigi Di Berardino